I 10 più folli scherzi di Keith Moon
Il membro degli Who Keith Moon non era solo (come amava definirsi) “il più grande batterista dello stile Keith Moon”, ma anche il più grande malandrino della storia del rock & roll. L’uomo che veniva chiamato “Moon the Loon” (letteralmente “Moon il pazzo”) e che è morto per un overdose di medicinali all’età di 32 anni, praticava degli scherzi nello stesso modo in cui suonava la batteria – con intensità maniacale, estremo sfarzo e senza la minima preoccupazione per gli eventuali effetti collaterali.
Mentre la reputazione di Moon per la sua tendenza a distruggere le stanze d’albergo era di certo cosa nota, era altrettanto dotato nell’arte degli scherzi, che spesso necessitavano di una considerevole organizzazione, ingegno e creatività.
Per voi di ReWoodstock ecco i 10 più memorabili scherzi che vanno ben oltre la famosa “tv nella piscina”…
1. la batteria esplosiva
I primi live degi Who salivano di potenza quando Pete Townshend spaccava le sue chitarre, mentre Moon faceva esplodere le sue batterie con decine di fumogeni. Ma durante il loro debutto televisivo in America, il 17 settembre del 1967, Keith decise di portare le cose a un livello superiore. Mentre la performance di “My Generation” raggiungeva il termine, l’esplosione finale fu decisamente… reale. Keith Moon decise di usare decisamente più esplosivi di quanto non usasse solitamente. L’esplosione che seguì rischiò di scagliare gli stessi Who giù dal palco, ferì leggermente i cameramen e fece svenire l’attrice Bette Davis, che era stata chiamata come ospite al programma.
2. il gong ballerino
Durante il tour nel Regno Unito alla fine del 1967, Moon si divertiva a tormentare i the Herd, la band di apertura. Sebbene il chitarrista degli Herd, Peter Frampton, riuscisse talvolta a evitare di trasformarsi nel bersaglio di Moon, il tastierista Andy Bown una volta si ritrovò tutti gli strumenti collegati a petardi che Moon detonò elettronicamente dal backstage durante l’esibizione della band. Moon e John Entwistle usarono perfino un sistema di cavi e pulegge con il gong del batterista degli Herd, Andrew Steele; ogni volta in cui lo sciagurato batterista tentava di usare il going durante lo show, questo si spostava misteriosamente fuori dalla sua portata…!
3. gli annunci pubblici di keith moon
Uno degli scherzi più ricorrenti di Moon era quello di fermare piccoli paesi britannici gridando da un’automobile dei finti e balordi annunci pubblici. Anche se solitamente usava un megafono della polizia in queste occasioni, aveva attrezzato la sua macchina con degli amplificatori e dei microfoni nascosti, che gli permettevano di tenere i finestrini chiusi mentre spaventava le persone con bollettini su pericoli inventati come imminenti onde anomale, un’invasione di serpenti velenosi… oppure aizzando la folla dicendo che il governatore locale aveva deciso di stazionare l’intera popolazione immigrata nelle vicinanze delle loro case.
4. Il test dei pantaloni
Alla fine del 1969, Moon si unì a “Legs” Larry Smith degli Bonzo Dog Doo Dah Band per mettere in scena uno scherzo davvero contorto ai danni della catena di negozi Marks and Spencer. All’inizio, Smith era entrato nel reparto pantaloni del negozio e aveva chiesto di vedere il modello da lavoro più resistente; poi, dopo averli esaminati, Smith aveva espresso dei dubbi sul fatto che forse non erano abbastanza resistenti per il suo scopo – proprio nel momento in cui Moon entrava a sua volta nel negozio e si offriva allegramente di aiutarlo a testarli.
Prendendo ognuno una gamba, i due uomini avevano tirato fino a rompere in due i pantaloni, costringendo lo staff allibito a chiamare la sicurezza. Poco prima di essere trascinati via dalle autorità, era comparso l’autista della loro limousine.
“Quelli sono pantaloni a una sola gamba?” aveva chiesto. “Proprio quello che stavo cercando!”.
Anni dopo Smith avrebbe raccontato a Tony Fletcher, biografo di Moon: “Pagò i pantaloni e tutti si calmarono. E chiedemmo che ogni gamba fosse confezionata separatamente!”.
Keith Moon posa insieme a ‘Legs’ Larry Smith e un pallone gigante al Crystal Palace Bowl a Londra il 3 giugno del 1972
5. il prete rapito
A differenza dei suoi compagni di band, Moon non aveva il pulsante “off” – quindi quando gli Who non erano in tour o in studio, il loro batterista doveva trovare qualche altro modo per esibirsi. Amava farsi vedere in pubblico in costume, specialmente se questo significava allarmare qualche inconsapevole passante.
Uno dei suoi costumi preferiti era quello di un prete calvo che spaventava le signore più anziane urlando improvvisi torrenti di oscenità.
Una volta, mentre Moon “prete” stava camminando per l’affolata Oxford Street nel pieno del pomeriggio, due “gangster” gli saltarono davanti e lo trascinarno in una Rolls-Royce mentre Moon scalciava e gridava. Il rapimento era completamente inscenato – più tardi si scoprì che erano coinvolti anche i membri dei Bonzo Dog Doo Dah Band – ma fu abbastanza convincente da far intercettare la macchina (che apparteneva a Moon) dalla polizia, prima ancora che i suoi occupanti potessero darsi alla fuga.
6. il lato oscuro di “moon”
Il senso dell’umorismo di Moon aveva la tendenza a oltrepassare i limiti del gusto – e non c’è un esempio più lampante di quella volta nel 1970 in cui lui e il frontman dei Bonzos Viv Stanshall si vestirono come ufficiali nazisti per un servizio fotografico della casa discografica, e poi andarono fuori a bere, indossando ancora le uniformi.
I due uomini si scontrarono con la reazione del pubblico – vennero perfino aggrefiti da un tedesco – e fu così negativa da convincerli a restare nei personaggi per la maggior parte della settimana, noleggiando una Mercedes decapottabile per attraversare in modo sconsiderato il quartiere ebraico di Golders Green.
7. il materasso ad acqua
Keith Moon ha distrutto talmente tante stanze da albergo che gli incidenti sembrano quasi diventare un’unica grande sfera di devastazione. Un episodio i particolare, tuttavia, si è verificato nel pomeriggio del 25 agosto 1972, quando gli Who soggiornavano in un lussuoso hotel di Copenhagen.
Moon, affascinato dal materasso ad acqua della sua suite, cercò di arruolare Pete Townshend per aiutarlo a trascinare il letto nell’ascensore e spedirlo giù nell’ingresso. Il materasso tuttavia esplose prima che potessero uscire dalla stanza, scatenando un piccolo tsunami nel corridoio.
Pareva che gli Who avrebero dovuto pagare decine di migliaia di dollari in danni, ma Moon (rendendosi conto che la miglior difesa è l’attacco) chiamò in fretta il direttore e gli disse che il letto era esploso, distruggendo tutti i suoi costosi vestiti di scena, e gli domandò cosa pensasse di fare a riguardo.
La recita di Moon fu così convincente che il direttore non solo si scusò, ma lo spostò nella suite presidenziale… che Moon, fedele a se stesso, avrebbe distrutto più tardi quella notte.
8. la vendetta di the ox
La tappa parigina degli Who nel 1972 ha visto la demolizione della stanza di albergo di Moon… ma per una volta non era colpevole.
Mentre la band si trovava nel lussuoso hotel George V, il batterista invase ubriaco la stanza occupata da John “The Ox” Entwistle mentre il bassista stava gustando una cena romantica in compagnia della moglie. Incurante dell’intrusione, Moon mangiò la bistecca di Entwistle, rovesciò una bottiglia di Bordeaux d’annata sul tappeto e pisciò contro il muro prima di svenire.
Fu troppo anche per Entwistle, solitamente imperturbabile, che reagì rovinando ogni pezzo di arredamento nella stanza di Moon, vi trascinò all’interno l’inconsapevole compagno e lo lasciò lì. Moon si svegliò la mattina dopo, senza alcun ricordo di quanto accaduto la sera precedente… ma il disastro attorno a lui era così tanto nel suo stile che si convinse di essere stato davvero lui.
9. benvenuto nel club
Moon e Oliver Reed divennero amici durante le riprese di Tommy. Sebbene Reed avesse già la fama di essere una specie di provocatore di disastri infernali, anni dopo l’attore britannico avrebbe detto al biografo Fletcher: “Keith mi mostrò la via per la follia”.
Nel 1975, Reed stava camminando sul red carpet ad una prima di un film di Hollywood, quando fu improvvisamente colpito in faccia da una torta cagliata al limone. Mentre si ripuliva gli occhi, l’attore è stato avvicinato da uno sconosciuto che gli ha consegnato un biglietto in una busta.
“Sei stato selezionato da Mr. Keith Moon per diventare un membro dell’organizzazione Torte in Faccia International”.
10. cena… e corsa
Non tutti gli scherzi di Moon erano distruttivi, offensivi o a spese di qualcun altro. Durante le riprese di Stardust, un film rock del 1974 in cui ha avuto una piccola parte, Moon ha fatto ammenda per i suoi scherzi pagando ogni volta in cui il cast usciva insieme in città. Karl Howman, un giovane attore che Moon aveva preso sotto la sua ala protettiva, alla fine insistette per pagare il conto di una sera – solo per scoprire con orrore che il conto finale gli sarebbe costato un mese di stipendio.
Davanti alla sua angoscia, Moon suggerì di “fare una corsa”; Howman, sebbene mortificato per il conto scoperto, si precipitò con gli altri in una limousine n attesa.
Il giorno dopo, Moon prese Hownman da parte e gli confidò di aver già pagato il conto mentre l’attore non stava guardando. La folle corsa dal club era solo il suo modo di terminare la serata con un pizzico di eccitamento extra.
(Fonte: RS)